Allerta ameba: ecco i sintomi di questa malattia

L’infezione da ameba, comunemente nota come amebiasi, è una malattia causata dal parassita intestinale Entamoeba histolytica. Questo organismo unicellulare è in grado di infettare l’intestino umano, provocando sintomi variabili che possono andare da lievi a gravi. È bene conoscere questa malattia per prevenire rischi inutili e saper riconoscere i sintomi in tempo, soprattutto per chi ha intenzione di viaggiare in aree endemiche.

Cos’è l’infezione da ameba (amebiasi)?

Il termine amebiasi si riferisce a un’infezione causata dall’Entamoeba histolytica, un’amibe che può colonizzare l’intestino crasso. Quando una persona inghiotte le cisti di questo parassita, le larve si sviluppano e invadono il rivestimento dell’intestino, causando danni ai tessuti. Questa malattia è particolarmente preoccupante nei paesi in via di sviluppo, dove le condizioni igieniche possono favorire la diffusione dell’infezione. Sebbene molti infettati possano non presentare sintomi evidenti, l’amebiasi può manifestarsi in forme più gravi, inclusa la dissenteria amebica, che porta a complicazioni significative.

I principali sintomi dell’ameba da non sottovalutare

I sintomi dell’amebiasi possono variare da casi lievi a forme più severe. Tra i principali sintomi amebiasi, i più comuni includono:

  • Diarrea con sangue: È uno dei segni più gravi di amebiasi e può manifestarsi come una fisisia sanguinolenta, accompagnata da muco.
  • Dolori addominali: Molti pazienti lamentano crampi e fastidi nella zona addominale, sintomi che possono somigliare ad altre condizioni gastrointestinali.
  • Crampi allo stomaco: I crampi sono spesso accompagnati da gonfiore addominale e possono variare in intensità.
  • Febbre: Alcune persone possono sviluppare febbre leggera come risposta infiammatoria all’infezione.
  • Perdita di peso: Un sintomo meno comune ma significativo, spesso legato alla perdita di appetito e alla malassorbimento.

Alcuni pazienti possono sperimentare manifestazioni extra-intestinali, anche se sono meno comuni. Queste includono:

  • Assenza di sintomi: Fino al 90% delle persone infettate da Entamoeba histolytica possono non sviluppare sintomi, rendendo difficile la diagnosi precoce.
  • Ascessi epatici: In casi più gravi, l’infezione può diffondersi al fegato, causando ascessi che possono necessitare di intervento medico.

Come avviene il contagio: le cause più comuni

Comprendere come si prende l’ameba è fondamentale per prevenire l’infezione. L’amebiasi si trasmette principalmente attraverso l’ingestione di acqua contaminata, che può verificarsi in ambito domestico o durante viaggi in zone tropicali. Le cisti di Entamoeba histolytica sono resistenti e possono sopravvivere in fattori ambientali sfavorevoli, rendendo l’acqua un veicolo di trasmissione molto efficace.

Altre modalità di trasmissione includono:

  • Contatto oro-fecale, che può avvenire in assenza di buone pratiche di igiene alimentare.
  • Il consumo di cibo contaminato, specialmente in paesi dove le norme igieniche sono basse.
  • Pratiche di scarsa igiene personale, come la mancanza di lavaggio delle mani.

Fattori di rischio e soggetti più esposti

Alcune categorie di persone sono più vulnerabili all’amebiasi. Tra i fattori di rischio più rilevanti vi sono:

  • Viaggi in zone tropicali o rurali, dove l’acqua e il cibo possono essere contaminati senza che il viaggiatore ne sia a conoscenza.
  • Condizioni igienico-sanitarie precarie, come in aree con sistemi fognari inadeguati e scarso accesso a acqua pulita.
  • Persone con il sistema immunitario compromesso, come quelle affette da HIV o in trattamento con farmaci immunosoppressori, che sono più suscettibili alle complicazioni.

Diagnosi e quando consultare un medico

La diagnosi di amebiasi viene generalmente eseguita attraverso l’analisi delle feci del paziente, per identificare la presenza di cisti o trofozoiti di Entamoeba histolytica. In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori esami, come l’ecografia o la TAC, se si sospetta un ascesso epatico.

È importante consultare un medico al manifestarsi di sintomi sospetti, soprattutto in presenza di diarrea con sangue, dolori addominali intensi o febbre persistente. La diagnosi e il trattamento tempestivi sono fondamentali per evitare complicazioni serie.

Prevenzione: consigli pratici per proteggersi

La prevenzione amebiasi è cruciale, soprattutto per chi viaggia in aree a rischio. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Mantenere una buona igiene alimentare: Lavare accuratamente frutta e verdura e cuocere bene i cibi.
  • Consumare solo acqua sicura: Preferire acqua in bottiglia o acqua che sia stata sterilizzata.
  • Lavare regolarmente le mani con sapone e acqua dopo aver utilizzato i servizi igienici e prima dei pasti.
  • Essere cauti nei ristoranti e street food, specialmente in zone tropicali, evitando cibi crudi o poco cotti.

Seguendo queste semplici linee guida è possibile ridurre notevolmente il rischio di contrarre l’infezione da ameba e garantire la propria salute e il proprio benessere durante i viaggi e nella vita quotidiana.

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